Progetto Genitori
Di cosa si tratta?
Il Progetto Genitori che la nostra scuola ha avviato nel 2019 si iscrive all'interno dell’iniziativa “Metodologia Pedagogia dei Genitori” nata a Torino nel 1995 con lo scopo di rendere protagoniste le famiglie nel processo educativo. L’idea è proprio quella di mettere in reale comunicazione le due principali agenzie formative e di socializzazione che sono la famiglia e la scuola, ritagliando uno spazio in cui le mamme, i papà, i nonni dei nostri allievi e delle nostre allieve possano raccontarsi, mettersi in discussione e condividere le proprie esperienze, le difficoltà e le gioie incontrate nel rapportarsi con i loro figli e le loro figlie.
L’obiettivo che ci poniamo è dare significato e valore al tempo e alle energie che i genitori, primi conoscitori dei loro figli, spendono insieme questi ultimi; lo scopo è fare emergere il ruolo della famiglia come componente essenziale e insostituibile dell’educazione facendola diventare parte attiva del processo educativo attraverso il dialogo con le figure professionali che lavorano nella scuola e che si mettono in ascolto per cogliere le loro voci.
Cosa abbiamo fatto finora al Galileo Ferraris?
Gli incontri per dialogare con le famiglie sono iniziati al Galileo Ferraris prima che scoppiasse la pandemia da Covid-19, quando i genitori di alunni e alunne di due classi seconde del nostro istituto hanno incontrato nei locali della scuola la dirigente e le docenti Patrizia Cosola, Cristina Pace e Monica Riparti che curano il progetto per dare avvio a questa pratica.
L’attività è continuata anche durante il lockdown tramite incontri svolti a distanza usando i canali disponibili sulla rete. In questa occasione, abbiamo aperto a tutti i genitori di tutte le studentesse e gli studenti della scuola. Dall'anno scorso (2022) si è potuto ritornare a incontri in presenza rivolti in particolare ai genitori di allieve e allievi delle classi prime e seconde.
Il confronto ruota di volta in volta intorno a domande significative per riflettere sul modo in cui le famiglie vivono il loro rapporto con il figlio o la figlia:
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- - Qual è il significato del nome che ho dato a mio/a figlio/a?
- - Quali sono le caratteristiche di mio/a figlio/a che possono aiutarlo/a in futuro?
- - Nomino tre qualità positive di mio/a figlio/a
- - Nomino tre caratteristiche che ho apprezzato di mio/a figlio/a durante il lockdown
- - “Le radici e le ali: cosa ho trasmesso a mio/a figlio/a come genitore e cosa gli/le permetterà di essere se stesso in autonomia?”
- - Qual è il significato del nome che ho dato a mio/a figlio/a?
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Quali sono i prossimi appuntamenti?
Quest'anno scolastico 2022-23 si sono già svolti due incontri nei locali della scuola, ma c’è ancora un ultimo appuntamento fissato per il 31 maggio alle 17:30 presso la sede centrale dell’Istituto in Via Don Gnocchi per confrontarci ancora con i genitori di tutti gli allievi e le allieve dell'istituto.
Qui potete ascoltare l'edizione del 12 maggio 2023 del programma radiofonico “Parliamone?!” dove alcuni ragazzi si aprono al confronto e al dialogo con la prof. Trentino
Ecco alcuni estratti dei racconti che i genitori hanno condiviso con noi:
“È stato un “esercizio” molto bello poter pensare a quanto c’è di positivo nella sua vita e nel suo carattere. È stata un’iniezione di fiducia: fiducia in lui e nel futuro. Mentre guidavo per tornare a casa dall’incontro con i genitori e i docenti, pensavo che sarebbe una pratica molto utile a migliorare i rapporti tra le persone dedicare del tempo ad individuarne le loro qualità.”
“[…] È un ragazzino attivo e dinamico, che nutre vari interessi, soprattutto il calcio e gli amici. Gioca a calcio dall’età di 3 anni, è la sua grande passione verso cui dimostra impegno e dedizione; il gioco di squadra gli ha insegnato negli anni ad aiutare e rispettare gli altri, ad includere i nuovi arrivati e ad attenersi alle regole di gioco e di squadra. Grazie allo sport, si è allargata molto la sua cerchia di amicizie ed ha imparato ad essere un amico leale e sempre presente.”
“Ho un figlio e una figlia, ormai adulti. Parlerò di mio figlio, perché faccio più fatica a riconoscerne le caratteristiche positive. Prima caratteristica: la costanza e la resistenza nel suo lavoro. La seconda caratteristica è l’ironia. È una qualità che gli permette di alleggerire i momenti di maggior tensione o difficoltà ed è molto bello vedere come la usa con la figlia. La terza qualità è la capacità di fare rete […] sa costruire rapporti di comprensione, di empatia e di complicità con le persone con cui collabora.”